È stata rinviata al 6 maggio l'apertura delle buste con le offerte presentate al Ministero delle Comunicazioni per la gara per l'assegnazione di frequenze televisive. Il rinvio è legato al ricorso presentato in materia da Europa Tv. La procedura di gara è quella preannunciata dal Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. In lizza ci sono 108 impianti frequenza. Non tutti, però, risultano assegnati in base alle offerte economiche. Il pacchetto è infatti composto sia da frequenze ufficialmente assegnate all'Italia dalla Conferenza di Ginevra sia di frequenze che devono essere coordinate a livello internazionale. Le prime andranno in asta, mentre le seconde saranno assegnate secondo il miglior incremento di copertura realizzato dagli operatori in lizza. Dalla procedura sono escluse Rai e Mediaset perché le frequenze sono destinate a emittenti nazionali che devono ancora coprire l'80% del territorio nazionale e tutti i capoluoghi di provincia, come prevede il Testo Unico della televisione. È la prima assegnazione di frequenze televisive in Italia con una procedura d'asta. Finora il possesso delle frequenze era scaturito o da una acquisizione a titolo originario oppure derivativo tra operatori.