Pensare di spegnere completamente il televisore per difendersi dall’eccesso di notizie, oggi come oggi, è impensabile oltre che anacronistico. Grazie alla sua capillarità, la televisione è infatti diventata una delle protagoniste del ciclo continuo dell’informazione. Ma nel contesto più generale non sempre è facile capire cosa e chi la faccia in maniera corretta e chi no. Quali siano i messaggi reali e quelli invece che giocano sull’ambiguità. Quali pubblicità siano ingannevoli e quali no.
Il compito di Utelit è proprio quello di aiutare le persone, gli utenti di radio e tv, a districarsi in questo mare magnum di messaggi. La televisione e la radio, offrono ormai un flusso costante, dove può diventare un compito arduo distinguere tra vero e falso. Uno degli strumenti che gli utenti hanno a disposizione è certamente il telecomando per la tv e la manopola per cambiare frequenza per quanto riguarda le radio. Non tutti però hanno la consapevolezza per difendersi ed è qui che entra in gioco l’Utelit e la democrazia partecipata.
Anziani e bambini rischiano di più
Non basta cambiare canale, ma chi può e ha la capacità di discernere il “bene dal male” ha l’obbligo morale di segnalare e aiutare i più deboli. Tra tutti bambini e anziani.
Quest’ultimi sono infatti i più bersagliati dagli “sciacalli mediatici”. Tra violazioni della fasce protette con la diffusione di messaggi e/o immagini, nonché temi non adatti ai più piccoli, alle pubblicità ingannevoli (vere e proprie trappole per gli anziani), la televisione italiana per alcune fasce di persone è diventata una vera e propria trappola.
Basti pensare all’uso che alcune trasmissione fanno, per esempio, delle telefonate: siano essi numeri dai quali ricevere informazioni durante una televendita o per partecipare ad una trasmissione. Molto raramente viene specificato che si tratta di telefonate a pagamento a carico degli utenti con scatto alla risposta e minutaggi molto costosi. In alcuni casi non viene proprio indicato. Si tratta di vere e proprie truffe contro le quali esistono delle armi di difesa, e la segnalazione all’Utelit è una di queste.
L’avvento delle smart tv, inoltre, rappresenta uno dei pericoli dell’ultim’ora più sottovalutati dagli utenti. L’on demand, le tv collegate a internet se da un lato rappresentano l’apoteosi della libertà dall’altro rappresentano un attentato alla nostra privacy perché la maggior parte dei decoder o delle smart tv conserva tracce telematiche delle nostre scelte e dei nostri gusti. Per inteso, succede anche con gli smartphone.
Queste tracce servono a indirizzarvi verso la scelta di determinati prodotti. In base ai vostri gusti, gli operatori selezionano, per esempio, quali categorie di oggetti proporvi più frequentemente nelle inserzioni pubblicitarie e se vi è capitato, per esempio, di avere la sensazione di essere spiati perché magari avete cercato un prodotto on line e il vostro televisore vi propone la pubblicità di quello specifico oggetto o di uno simile, la risposta è che: sì, siete spiati!
Con ogni probabilità e inconsapevolmente avete autorizzato il televisore di tenere traccia delle vostre abitudini di visione e di inviare le informazioni agli inserzionisti. Perciò, controllate subito i dettagli sulla privacy nella categoria “Impostazioni” sui vostri apparecchi: Utelit può aiutarvi a difendervi!